Per dipendenza si intende un’alterazione del comportamento che da semplice abitudine diventa ricerca spasmodica e patologica del piacere attraverso mezzi, sostanze o comportamenti che sfociano nella condizione patologica.
Dipendenze fisiche e psichiche, dipendenze da cibo e da sostanze
Questo comportamento nasce dalla necessità di controllare attraverso una sostanza, una situazione o una persona la propria vita che viene vissuta come insoddisfacente o intollerabile.
Le dipendenze possono essere suddivise in varie categorie a seconda se si fa riferimento agli effetti o alle cause da cui esse derivano.
Se prendiamo in analisi gli effetti, le dipendenze possono essere:
- Fisiche: il desiderio dell’oggetto della dipendenza è dovuto ad un bisogno biologico.
- Psichiche: quando il fenomeno è un atto mentale, è il prodotto di un’alterazione dello stato psichico.
Se analizziamo le cause possiamo avere:
- Dipendenza psicologica da cibo: caratterizzata per la presenza di evidenti alterazioni del comportamento alimentare, a cui si accompagna una distorta percezione del peso e dell’immagine corporea. Tra essi i più diffusi sono anoressia, bulimia, dipendenza da zuccheri.
- Dipendenza da sostanze stupefacenti o tossicodipendenza: caratterizzata dall’utilizzo smodato di droghe (pesanti e leggere), alcool e psicofarmaci che hanno un effetto eccitante oppure inibente sul sistema nervoso centrale. Queste producono nel soggetto un legame profondo con la sostanza, il che lo indurrà a ricercarle con sempre più frequenza e intensità.
Le dipendenze portano l’individuo a comportamenti che compromettono il normale svolgimento della sua vita relazionale, affettiva lavorativa e personale. Infatti il dipendente è mosso da una continua ricerca della sostanza o situazione (craving) con perdita di gestione sul pensiero e sul comportamento che sono indirizzati unicamente verso tale spasmodica ricerca.
L’utilizzo dell’oggetto della dipendenza aumenta progressivamente fino a diventare compulsione e a raggiungere livelli sempre più alti e pericolosi di ansia e stress. L’individuo ha una perdita del controllo e necessita col tempo di un aumento della dose per ottenere l’effetto desiderato a causa dell’assuefazione alla sostanza/situazione ed è soggetto ad astinenza se tenta di eliminare la dipendenza stessa.
Altri sintomi correlati al comportamento dipendente sono:
- depressione o altri disturbi dell’umore;
- impulsività e aggressività;
- incapacità di controllare pensieri e comportamenti;
- senso di colpa, di vergogna e scarsa autostima;
- problemi di concentrazione, attenzione e memoria;
- livelli elevati di ansia;
- ossessioni e compulsioni;
- insonnia.
La dipendenza è legata sia a fattori individuali (condizioni psichiche, disturbi di personalità, psicosi, nevrosi, disagi evolutivi, ecc) che sociali (difficoltà familiari, instabilità sociale, emarginazione).
Le forme più gravi comportano dipendenza fisica e psichica.
L’approccio terapeutico contro le dipendenze che risulta essere più efficace è quello multidisciplinare, con intervento mirato sia in ambito farmacologico che psicologico.
In ambito farmacologico lo scopo principale è l’astinenza (utilizzato soprattutto nelle dipendenze da sostanze, come alcol e droghe). Possono essere impiegati farmaci di tipo ansiolitico che mirano al superamento della dipendenza fisica.
Contemporaneamente è necessario agire sulla dipendenza psicologica con l’obiettivo di spingere il soggetto a superare l’ossessiva percezione del bisogno della sostanza o il comportamento da cui è dipendente. Si può ricorrere all’ausilio di una psicoterapia individuale, familiare, di gruppo.
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